✍🏻 Fatto è meglio che perfetto
- Francesco Ettari
- 23 mar 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Si, vedi, il momento perfetto, la situazione “fatta apposta”, il “tutto giusto al momento giusto” capita una volta su mille.

Oggi voglio condividere assieme un pensiero che mi ha accompagnato qualche giorno fa durante il viaggio di ritorno in auto, sicuramente può essere uno spunto di riflessione e aiuto anche per te.
Di ritorno da un cliente sul vicentino, mentre ero in auto, stavo ascoltando un podcast sull’efficacia delle azioni che compiamo durante la giornata, così tutto ad un tratto mi sono balzate alla mente alcune domande/affermazioni che spesso mi capita di sentire nei vari incontri di consulenza.
Giusto per citarne qualcuno:
“Sai ho ripensato a quella cosa di cui abbiamo parlato l’appuntamento scorso… è meglio aspettare e affinare…”
“Ripensandoci questa mail non è ancora perfetta, se la spediamo la settimana prossima è meglio…”
“Abbiamo fatto una riunione interna, non siamo ancora perfettamente organizzati per…”
“Mah, non sono convinto fino in fondo, questa foto / testo saranno sicuramente efficaci? Meglio aspettare di trovare la situazione perfetta…”
Queste sono solo alcune tra le più comuni affermazioni che spesso sento.
La cosa interessante è che tempo indietro, ero solito dirle anche io.
Io stesso avevo spesso sulla punta della lingua affermazioni o pensieri di questo tipo.
E’ come se in qualche modo ci bloccassimo in uno stato di indecisione o “sindrome da perfezionismo” permanente e rimaniamo bloccati, fermi, stazionari nella situazione o decisione che dobbiamo prendere.
Mi sono posto quindi la domanda: cosa scatta nel nostro cervello?
Semplice, la nostra mente inizia a “macinare” e ragionare sulla stessa cosa alla ricerca della soluzione perfetta.
Diventiamo così i protagonisti della nostra Storia Infinita.
Senza essere davvero consapevoli entriamo in una condizione mentale particolare in cui siamo alla costante ricerca della perfezione in tutte le sue sfumature:
se si stratta di social network rimaniamo fermi in attesa del post o della campagna che salvi la nostra azienda.
Se parliamo ad esempio di foto stiamo fermi nell’attesa del momento perfetto che darà vita alla foto perfetta.
Nel campo business aspettiamo che l’arrivo della situazione perfetta in ogni suo aspetto sblocchi in un secondo una situazione dalla quale vogliamo uscire.
Risultato?
Tutto rimane come prima, non facciamo niente, niente è invariato.
A questo punto mi sono ricollegato ad un detto sicuramente sentito e risentito che però molte poche persone lo mettono in pratica.
Fatto è meglio che perfetto.
Ci sono anche tante rielaborazioni simili come “spara e poi prendi la mira”, “pensa meno e agisci di più”.
Si, vedi, il momento perfetto, la situazione “fatta apposta”, il “tutto giusto al momento giusto” capita una volta su mille.
Così anche io ho iniziato a modificare il mio approccio nell’affrontare le varie situazioni che mi capitavano via via durante le giornate.
Ho iniziato a mettere l’azione al primo posto.
Prima inizio a fare una cosa e nel mentre la affino, la correggo, la rielaboro, se serve la modifico o stravolgo. L’importante è muoversi e uscire dalla condizione di stallo.
La parola Azione diventa un vero e proprio pensiero fisso.
Più ci concentriamo sull’azione e più ci muoviamo, ci evolviamo, cresciamo: le cose attorno a noi iniziano a muoversi come vogliamo, iniziamo a creare e costruire.
Quindi…
Azione, azione, azione!
Fammi sapere come va. Ti auguro una buona giornata!
Ci sentiamo presto.
Creatività sempre✌🏻 Francesco :-)
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